EnglishEspanolItalianoFrancaise

    

VECCHIONI ROBERTO (Italia)


Alighieri

listen to this track on youtube
email this track
a friend!!
GO TO NEW VERSION

G

Quando tornerai,

D

mi decevo, e sai,

G

ci si mangia il cuore a volte per resistere.

G5

ma poi vivi e dài e ti accorgi che

C

non è tempo più di bandiere appese,

G

E si cambia, sai,

D

non si aspetta più quando tornerai.

Tu quel giorno avrai

mille anni in più

tutti gli anni messi in conto

all'abitudine,

e mi accorgerò

che non basta più

camuffare il tempo per sentirsi

quelli che

che si amavano, che ridevano.

Cinquantamila e non h aperto...

e che può avere? Tre fanti?

Chissà perché Francesco

non capisce mai gli altri.

Signora, non posso fare sempre canzoni

che piacciono a tutti, andare incontro

facilitare, semplificare...

O forse tre donne, eh, potrebbe avere

anche tre donne quello lì.

Egregio professore, questo Provveditorato,

presa visione dei suoi metodi d'insegnamento

è spiacente di comunicarle che deve

destituirla dall'incarico di...

Aspettarti, sai,

mi fa ridere,

a vent'anni aveva un senso

adesso è inutile,

e poi il fegato

non mi regge più

e la faccia mia

non la reggo io...

E se fossi in te

non ci proverei

non ritornerei

ma tu tornerai

senza dirmelo

e ad un tratto avrai quel gesto

che non scordo più

e risentirò

quella forza mia

di spaccare il mondo

insieme a te

ma non basterà

per sentire che

sono ancora io.

- Alle otto e mezza, Perfetto, vengo alle

otto e mezza a cena son lei

siamo d'accordo, sì, siamo d'accordo.

- Le aragoste sono come i poveri:

le parti migliori sono le braccia.

- Buona questa colonnello!

- Ma cosa vogliono questi studenti, sono

quattrocento anni che fanno casino, un casino

immemorabile!

-Certo, sì, lei ha ragione colonnello, ma vede,

lei ha sempre le cinque lire di resto...

Le sale affollate, i leccapiedi, pardon,

i pratici, si dice "i pratici",

e questa donna, questa donna che ho sposato

avrà ragione anche lei, sì, mi fanno un po' senso

quei due gufi che ha sulle spalle... ma è

giusta, no, no, no, io non la cambierei

affatto, è giusta così com'è, è giusta, lei almeno

mi capisce, a volte, tu invece niente, niente.

Non ti ho amato mai,

non ti ho amato mai.

Ma che cosa ti credevi, vecchia stupida!

Figurarsi se,

uno come me,

fa il pupazzo per le cosce tue

e poi gli anni e poi

non ne ho voglia, sai

non ti aspetto più.

Nei tre canti di Cacciaguida

si descrive una Firenze "sobria e

pudica", quando non era, "ancor giunto

Sardanapalo" a mostrar ciò che in

camera si puote. E da Firenze il discorso

si espande a tutto il mondo: diventa

universale. Ed è qui che l'Alighieri troneggia,

in un crescendo di malinconia

e passione che definirei come... che definirei

quasi... che definirei come...